Continua la nostra rubrica intitolata "Youtuber User: Youtube visto e commentato da semplici utenti" con il quale intervistiamo ed interroghiamo i responsabili di alcune community online, che si occupato dell'infinito mondo degli youtuber, con lo scopo di carpirne i pregi ed i difetti.
In questo terzo appuntamento, abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con i responsabili de L'Occhio del Tubo, community di Youtube-addicted nata circa un anno fa sul social Facebook.
Come è nato "L'Occhio sul Tubo"?
L'Occhio sul Tubo.
Ho fondato la pagina nel luglio del 2012. Si trattava di una pagina completamente diversa, dallo spirito molto "troll" e lontana dalla maturità che possiamo vantare oggi. Anche il nome era diverso, si chiamava "Io odio gli Youtubers di merda", un semplice modo per cavalcare l'onda del successo delle numerose pagine con un nome simile. Ho iniziato a credere seriamente nella pagina con l'arrivo di alcuni Youtubers come Roby Manfro e Justice Poetry, che mi hanno sponsorizzato fin dall'inizio. Col tempo ci siamo evoluti e siamo diventati una testata più matura, con delle vere finalità. A questo punto abbiamo cambiato nome e siamo diventati L'Occhio sul Tubo. È stato molto utile soprattutto l'arrivo di altri admin, sempre scelti tra i fan: inizialmente AA, poi Pandemion e Yaz.
-Alpha
Su Facebook, siete fra le pochissime pagine che trattano di youtuber maschi: su che tipi di youtuber di solito vi focalizzate coi vostri post?
Le categorie su cui ci concentriamo maggiormente si basano molto sui nostri gusti personali: io difficilmente parlo di uno youtubers che si occupa di fumetti, visto che non seguo questo mondo, mentre mi rivolgo soprattutto al mondo degli youtubers "comici". Sfa invece parla soprattutto di gamers, in particolar modo di quelli stranieri, mentre Pandemion è forse l'admin più versatile, occupandosi di un po' di tutto. In ogni caso da quando lavoriamo su questa pagina abbiamo ampliato a dismisura le categorie di video che seguiamo, per avere uno sguardo più ampio su YT in generale. Così è aumentato anche il numero di iscrizioni di ciascuno di noi, arrivando, nel mio caso, a circa 400. Comunque cerchiamo di parlare di un po' di tutto, con le dovute e necessarie eccezioni. -Alpha
Youtube Italia: sta andando verso il meglio o verso il peggio?
Secondo me tutto sommato la qualità e gli standard si stanno alzando: i video stanno aumentando a dismisura, quindi aumenta il numero di canali di buona qualità così come quello di canali scadenti. La maggior competizione porta alla nascita di show e prodotti sempre migliori, e a questo miglioramento concorre anche la nascita di un sempre più importante business legato al Tubo. Sono piuttosto ottimista. -Alpha
Youtube Italia come ogni cosa si evolve e come ogni cosa che si evolve ha bisogno di essere guardata da determinati punti di vista, un miglioramento da un punto di vista può essere un peggioramento da un altro.
Però così dicendo non si può avere una vera risposta alla tua domanda.
Quindi io direi che è in miglioramento, la community che vuole avere qualità ed innovazione dai video sta crescendo e anche la gente che passava tempo su youtube giusto per vedere gattini o video trash, pian piano diminuisce e si fa una "cultura" di youtube.
Mentre parlando di youtuber il miglioramento c'è stato di sicuro, ma non regge sicuramente il passo di molte altre nazioni, la gente vuole ciò che vuole e difficilmente è aperta a novità vere, quindi per gli youtuber rimane comunque difficile tentare nuovi approcci e sperimentare.
Continuo comunque a pensare che sia gli argomenti, sia il modo di approcciarsi ad essi stia anch'esso migliorando per una semplice questione di concorrenza, una gara alla qualità, quindi in generale direi che sì, c'è un miglioramento, ma è sicuramente partito dalla base ovvero gli spettatori.
-Sfa.
YouTube nell'ultimo periodo sta sfornando davvero degli ottimi canali: alcuni hanno dalla loro un'eccelsa qualità visiva, trampolino di lancio verso nuove forme di intrattenimento che difficilmente avrebbero trovato un grande accoglimento sui vecchi media (televisione generalista in primis);
Altri, invece, hanno dalla loro una qualità intellettuale, che spinge lo spettatore a riflettere - per quanto possibile - più dei linguaggi mediali tradizionali. Anche il pubblico, ora più di prima, è variegato, e i gusti si sono differenziati: Molti utenti "passivi" danno finalmente importanza al prodotto mostrato, distinguendone la qualità. Per concludere, YouTube sta avendo un percorso simile a quello televisivo ma con una (enorme) differenza: una fetta di pubblico più ampia rispetto al passato è consapevole del suo potere. E questo non è che un bene.
Ok, risposte molto positive. Innegabile il fatto che ci siano delle cose di cui non andare fieri...
Troppo spesso si criticano youtuber per cose come mancanza di professionalità o di cultura, quando youtube è nato come mezzo amatoriale e quindi la cultura e la professionalità arrivano con l'esperienza.
Vorrei che tutti quanti guardassero prima di tutto i motivi per il quale un determinato youtuber piace o non piace, di solito i motivi sono dati dal carisma e l'eloquenza dello youtuber e la qualità tecnica del prodotto che è il video.
Invece di essere ignorate, dovrebbero essere la base della critica, bisognerebbe sempre mettere in conto che il tale sa o non sa parlare, o che è molto bravo o ha delle lacune in fatto di editing.
Poi ovviamente, dopo, arriva il discorso riguardante l'idea, l'argomento e l'innovazione, ma molto spesso ci si ferma solo lì, ignorando altri pregi o difetti.
-Sfa.
Come per tutte le cose, ci sono pro e contro. Ancora troppe persone cercano da YouTube un intrattenimento che possa coincidere con una vita social: in soldoni video virali, corti e d'effetto.
Parecchi YouTuber hanno capito l'antifona e producono dei veri e propri aborti dalla condivisone facile che non giovano a nessuno; né al pubblico, che in questo modo non cresce e rimane appigliato a standard tipici del mondo televisivo; né alla piattaforma di YouTube, che in questo modo non riesce a proporre una valida alternativa a ciò che ci hanno propinato per anni sulle reti generaliste.
La colpa, a mio parere, è sia del pubblico ignorante che (come al solito) si accontenta, sia di alcuni YouTuber che ci marciano sopra e non "educano" il proprio pubblico a volere di più. -pandemion
Qualche nome?
Tutti quelli che citerò hanno prodotto anche alcuni video degni di nota, ma in generale mi vengono in mente iPantellas, Micheal Righini, Clapis e in minima parte anche i Nirkiop. Sicuramente scordo qualcuno, non me ne vogliate.
I Nirkiop fra i personaggi "che ci marciano" su pubblico "non educato" ai video web. Come mai? Ho detto in minima parte proprio per un motivo: alcuni loro video, inutile negarlo, hanno il solo scopo di essere merce di condivisione (anche se, paragonati a quelli degli altri, sono su tutto un altro livello). I Nirkiop, a differenza degli altri però, hanno il grande pregio di riuscire a non far notare la differenza tra video da "condivisione" e video "profondo". Il passaggio tra uno e l'altro è genuino, e questo gli fa onore. Di sicuro non attribuisco a loro la colpa del deterioramento di YouTube, però ci sono loro prodotti che puntano essenzialmente al pubblico social ("Esami di Stato 2011 è un esempio lampante), perciò li ho citati. -pandemion
Qualcuno invece di meritevole da segnalarci? 2
C'è pandaneltubo, rharetha101 con il suo Isn't trash, Mike Fx che purtroppo non carica da moltissimo e gh0st, aka leonhartsquall89. Potrei andare avanti all'infinito ma ho detto quelli che mi sono venuti al momento. Un canale piccolo ma di grande qualità è quello di Ashitanomighty aka Mighty Pirate -Alpha
Concludendo, in Italia Youtube è spesso visto come un trampolino di lancio per i vecchi media (Tv, Radio) ma anche per progetti editoriali (Libri, Giornali). Questo binomio è corretto? Dovrebbe esserlo?
Potrei dire di no, ma nessuno mi crederebbe.
È infatti una realtà il programma di Willwoosh su Radio Deejay, quello di Daniele Doesn't Matter su Radio KissKiss, il CD di Clapis annunciato di recente, i libri (e colonne sonore) delle web series...
Attenzione, io non sono contro questa crossmedialità "casereccia" se interessante e ben studiata. Questo è il futuro del marketing digitale e bisogna abituarsi fin da subito a sgusciare tra medium diversi.
Il problema è un altro: Lo YouTuber che eccelle sulla piattaforma di Google, non necessariamente deve avere il tocco dello scrittore o avere le capacità di gestire un programma radiofonico, ma i vecchi media - per riportare indietro un pubblico ormai perduto - esaltano il personaggio senza badare al contenuto.
Il risultato è un prodotto sostenuto solo da una fanbase acritica, ed è comprensibile l'ostilità quando si parla di un binomio che pare essere fallimentare.
Questo binomio in verità può risultare vincente, ma a due condizioni: che lo YouTuber sappia lavorare anche al di fuori del suo ambiente e che non dimentichi da dove è partito: YouTube. -pandemion
Sono quasi completamente d'accordo con Pandemion, aggiungerei solamente che i (non so chi sia a fare scouting e trovare la gente da youtube e portarla altrove) manager (?) non si impegnano tanto eh, cioè, gli esempi in Italia di youtuber che hanno fatto il salto, sono tutti quelli che hanno il maggior numero di iscritti in ciò che fanno.
Niente di sbagliato, loro vogliono attrarre gente della piattaforma youtube sulla propria, ma alla fine conta veramente solo la notorietà dello youtuber in questione.
Per carità, non dico che chi abbia fatto il salto non lo abbia meritato, alcuni lo hanno meritato altri assolutamente no, ma è un dato di fatto che l'unica cosa che conta davvero sono il numero degli iscritti.
Ecco perché ci siamo noi, per fare i veri scout di youtube. [Modestia Mode: OFF]
-Sfa.
L'occhio sul Tubo è su Facebook, Ask e Youtube.
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