Ci era sfuggita - ma siamo riusciti a recuperare repentinamente - una intervista rilasciata dal vlogger Daniele Doesn't Matter al portale web del quotidiano Il Giornale. In questa intervista svela la tecnica di marketing a cui lui attribuisce il suo successo asserendo, inoltre, che se decidesse di scappare su altri Media all'infuori del web, questo gesto sarebbe da marchiare come un tradimento.
Ecco alcuni passi dell'intervista che trovate integralmente a questo link.
----------------------------------------------------
Quando ha capito d'essere diventato famoso?
Quando il cassiere del Pomodorino, pizzeria di via Principe Eugenio, a Milano, mi ha riconosciuto. La gente mi ferma per strada. Le prime volte è bello, poi...
Diventa ripetitivo?
Ripetitivo è una brutta parola. Diventa un'abitudine
Il successo com'è arrivato?
Per caso. Avevo già postato su Youtube una decina di video. Torno a casa e me ne invento uno, sempre divertente ma a sfondo sociale, dal titolo Incidenti incidentati. Un appello alla prudenza. Ha fatto di botto 20.000 visualizzazioni. Lì ho capito che per diventare famosi non è necessario umiliarsi, come fa tanta gente disposta a tutto pur di agguantare il successo. Basta lanciare i messaggi giusti col tono giusto
E lei ha il tono giusto.
Ho studiato la materia. Ho usato una tecnica di marketing chiamata Immagine cCoordinata, quella che fa sì che un'azienda sia subito identificabile per il logo, la grafica, lo slogan, l'etichetta. Quindi ogni filmato su Youtube si apre sempre con la stessa sigla California style e la mia silhouette che balla sullo sfondo delle fiamme... L'ho fatto con l'intento di diventare un personaggio. Gli internauti dovevano poter dire: Caspita, c'è un team dietro questi filmati!
E che cosa ci guadagna?
Quando Youtube si accorge che hai tanti iscritti e tante visualizzazioni, ti contatta e ti chiede di diventare partner. Questo significa inserimento della pubblicità. A cominciare dai pre-roll, brevi spot che precedono il tuo video. Se durano meno di 15 secondi, sei obbligato a sorbirteli. Se durano di più, l'utente può interromperli. Aggiunga i banner che compaiono durante la visualizzazione o nella pagina web di Daniele doesn't matter
Di quali aziende?
Da Coca-Cola a Tim e Vodafone. E tutte le prime visioni cinematografiche
Non mi ha detto quanto ci guadagna.
Non posso svelarlo. Un tot a contatto.
Sbaglio oppure fa di tutto per tenersi alla larga dalla politica?
Non sbaglia. Mi considero politically correct. Ma non per mancanza di idee. È che non mi piacciono i comizi e le guerre ideologiche. So di avere una certa presa sul pubblico, perciò sarebbe scorretto condizionarlo con le mie opinioni
L'esatto contrario di quanto fa Daniele... Luttazzi.
Come attore mi fa ridere. Come politico lo trovo fastidioso.
In Tv lei avrebbe lo stesso successo?
Su Internet sono amato. Se mi spostassi altrove, sarebbe un tradimento.
"Zio, posso farti una domanda?" "Direi che l'hai fatta anche senza il mio permesso e siamo a posto così": non si sente in colpa verso i disoccupati a guadagnarsi da vivere sparando freddure come questa?
No. Nella vita bisogna anche ridere. Non saranno video culturali, ma non sono nemmeno i cinepanettoni di Neri Parenti o le scoregge di Alvaro Vitali.
Ma illude i ragazzi, insegnando loro che si può "Diventare famosi standosene comodamente seduti in poltrona"...
Il titolo del libro è una ruffianata per venderlo. In realtà dietro lo youtuber ci sono studio e impegno. Però lo ammetto: il lavoro in miniera è un'altra cosa.