In occasione del lancio del programma di MTV Italia Prank and the City, noi di YouTube Magazine Italia abbiamo avuto il piacere di intervistare i The Show: protagonisti assoluti del programma appena citato.
Qui di seguito, la nostra intervista.
Alessio: “I theShow sono due amici che, quasi quattro anni fa, hanno deciso di provare a creare dei contenuti per il web. Dei contenuti che in Italia sul web non esistevano a grazie a questo adesso abbiamo un lavoro che ci piace”
Alessandro: “Già avere un lavoro alla nostra età è incredibile. Ma averne uno che ci piace, ragazzi… Siamo davvero dei privilegiati!”
Prank and the City si discosta un po’ dai classici programmi comici o con gli scherzi perché ha traccia un po’ particolare. Ce la spiegate?
Alessandro: “Fa un po’ ridere chiamare le cose con i loro nomi inglesi però, è giusto così. È un prank show che ha una filosofia: abbiamo creato un impianto che ci permettesse di raccontare e città del nostro Paese quindi in realtà quella della candid o dello scherzo è soltanto un espediente per cercare di raccontare le sfumature delle città che noi tutti i giorni viviamo. Quindi, con la telecamera nascosta, catturiamo la spontaneità delle persone che vivono la città. È vero, in televisione ci sono già stati altri prank show, o comunque format con candid in giro per l’Italia, ma il centro è sempre stato lo scherzo stesso. Noi invece metteremo al centro di tutto la città, il racconto, l’essenza e l’anima della città e di chi la abita. Per questo, in ogni puntata siamo accompagnati da due “aiutanti” che sono ragazzi che ci seguono online e abitano nella città in cui siamo andati”.
Alessio: “E le nostre candid sono comunque localizzate. Ad esempio, a Genova abbiamo cercato di sfatare dei miti. Perché – si dice, eh! – che lì siano un po’ tirchi… Una candid è su questo luogo comune. Abbiamo geolocalizzato gli scherzi“.
Su Twitter abbiamo scovato una delle vittime dei vostri scherzi che, sotto il video trailer del vostro programma, vi ha un po’ bacchettati. Tralasciando gli strascichi social, sul set ci sono state delle reazioni delle vostre vittime che vi hanno sconvolto?
Alessandro: “Ci sono state delle botte, e quelle le ha prese sempre Ale. A me non m’ha picchiato mai nessuno per fortuna… Però, sì, ci sono cose che proprio non ti aspetti come a Firenze, dov’è successa una cosa incredibile. In questa candid c’era uno di noi attaccato con dello scotch ad una parete e bisognava aiutarlo. Delle persone hanno reagito in modo talmente inaspettato a quella situazione che noi l’abbiamo sconvolta e riscritta seguendo la loro reazione che è stata totalmente illogica. Quando la realtà supera la fantasia…”.
Quando avete annunciato la realizzazione di Prank and the City, in un video apparso su Facebook Alessio ha esclamato: “Finalmente siamo su MTV, l’unica rete che non ci ha mandato a qual paese“. È successo qualcosa in Rai o negli studi di Sbandati?
Alessio: “Era detto per pura ironia. Non era finito a nessuno in particolare. C’è stata questa occasione con MTV e punto”
Alessandro: “In realtà è stato un modo per dire che MTV è stata la proposta che ci ha convinto di più e che ci ha lasciato più libertà. Noi siamo anche autori di questa trasmissione. Poi quella era una battuta…”.
Alessio: “Poi comunque noi facciamo anche NEMO su Rai2!”
Alessandro: ” Esatto, ovunque ci chiamano, noi ci siamo. E viva Sbandati!“.
Tornando invece a quello che fate sul web, visto che avete oltre 1 milione di iscritti su YouTube e centinaia di migliaia di follower sui vari social, che consiglio dareste a chi fa già questo “mestiere” ma vorrebbe fare un passo in più che sfondare.
Alessandro “Non accontentare mai il proprio pubblico. Sembra un controsenso ma in realtà non lo è. Nel senso che è giusto continuare sulla propria strada anche se arrivano critiche o consigli. Però non bisogna diventare schiavi del pubblico perché se ci diventi il pubblico smetterà di guardarti. È un contrappasso ma è così“.
Alessio: “Il fatto è che internet, rispetto alla televisione, ti dà la possibilità di avere un riscontro diretto e reale. Però se ti dicono che apprezzano quel video e tu continui a proporre sempre quella roba lì a lungo andare stufa. Non bisogna diventare il se stesso del prodotto che realizzi, magari questo aforisma bisogna aggiustarlo un po’ ma il concetto è quello…“.
Alessandro: “Che poi questa è un po’ la tendenza che c’è in televisione, no? Non voglio fare l’analista tv della situazione, ma in molti programmi tv si tende a togliere perché tanto ‘l’Auditel rimane lo stesso’ si dice. Quindi magari quando ci sono parti un po’ più onerose dal punto di vista produttivo, la si toglie, tanto gli ascolti saranno sempre gli stessi. Poi va a finire che vanno in onda trasmissioni tv che non hanno quasi nulla… Se questa sarà la tendenza, piano piano i numeri cadranno. Mai adagiarsi sugli allori…”.