La web comedy "Mafia University" nasce lo scorso anno durante RAI LAB, master tenuto da RAI al quale hanno partecipato nuovi talenti tra attori, autori e film maker. Viene cosi prodotta la puntata pilota della serie ma rimane immobile per un anno seppur pubblicata sul sito RAI malgrado i vari riconoscimenti e premi di festival come Roma Fiction Fest 2012, Immaginario 2.0 di Perugia, Kalat Nissa Fetstival e il Premio ideona 2013.
La serie racconta, sotto forma di sit-com, le vicende degli studenti dell'Università della Mafia. Oltre a far ridere ed intrattenere, la serie, nata da un idea di Gianluca Giardi e scritta con Peppe Coco, vuole demolire il fascino del delinquente o dell'uomo "d'onore" che spesso è ammirato, rispettato o preso come esempio soprattutto tra i giovani appartenenti agli starti sociali più deboli. Da alcune ore disponibile finalmente anche su Youtube a questo canale.
Il mercato del lavoro è saturo e i giovani non sanno più a chi rivolgersi: l’unica industria che offre possibilità d’impiego, ormai, è “Cosa Nostra”. Purtroppo però anche la criminalità organizzata, come ogni azienda importante, considera solo personale titolato. Inizia così l’avventura dei nostri ragazzi all’interno della Mafia University, il primo ateneo pensato per chi sogna di entrare nella criminalità organizzata. Ma Mafia University non è frequentata solo da giovani in cerca di opportunità di lavoro.
Scopriremo come le motivazioni di studenti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo sono le più disparate. Vedremo: il viziato figlio del boss che deve succedere al padre, la femminista che vuole rompere la tradizione maschiocentrica del mondo del crimine organizzato, il piazzista napoletano, un Milanese che vuol diventare un picciotto per amore, un laureato in lettere disperatamente in cerca di un lavoro, il masochista in cerca di situazioni pericolose, il sicario dalla voce flebile, lo Hiakuza in Erasmus e tanti altri. Giorno dopo giorno gli allievi affronteranno improbabili esami come “Delitto privato”, “Scienze dell’omertà” ed “Estetica dell’estorsione contemporanea”. Di puntata in puntata ci imbatteremo anche nelle surreali figure che gestiscono la Mafia University: l’Entità Suprema (Il Rettore), il bidello travestito, la psicologa, il miope insegnante di balistica. Tra la sala “Al Capone” e l’aula “Lucky Luciano”, scopriremo il programma didattico dell’università più politicamente scorretta della TV.