Periodo pregno di interviste per il mondo degli youtuber italiani. Dopo le rivelazioni di Willwoosh e NonApriteQuestoTubo, continua la serie la vlogger Barbie Xanax che - oggi 3 giugno - ha rilasciato un'intervista al sito web insidemarketing.it. Si è parlato del rapporto che ha con i social network facendo alcune affermazioni sulla piattaforma che l'ha resa popolare: Youtube.
Di seguito, alcuni stralci dell'intervista in questione.
Sei stata una delle pioniere del fenomeno “Youtubers”. Cosa pensi delle persone che cercano notorietà a tutti i costi tramite Youtube?
Le persone convinte di diventare famose su Youtube mi ricordano i concorrenti del Grande Fratello che, senza aver mai studiato o lavorato come attore, speravano di entrare nel reality e una volta usciti di lavorare come attori. Purtroppo YouTube sta alimentando le stesse aspettative vuote per persone che vogliono ottenere meriti senza sacrifici, qualcosa di davvero lontano dal merito e la competenza.
Cosa rispondi a chi crede che una bella ragazza debba essere necessariamente frivola e poco interessata a quel che succede nel mondo?
Purtroppo le persone pensano per compartimenti stagni, un look femminile è simbolo di superficialità in antitesi ai contenuti; una voce stridula è sinonimo di oca; tutti siamo influenzati da luoghi comuni ma continuare a dargli peso non è perdonabile.
Tra i vari Youtubers storici, chi ha meritato la notorietà, secondo te?
A livello umano direi Clio e Scilla. Per merito direi Shooter Hates You con Breaking Italy: fa un programma di contenuti, informazione e riesce a renderlo divertente e intrattenitivo. Secondo me la sua è una piccola vittoria e, se lo portasse sui vecchi media, per aver un pubblico ancora più ampio, ne sarei orgogliosa come credo tutti quelli che lo seguono.
Ti piacerebbe condurre un programma tutto tuo in futuro?
Mi piacerebbe parlare di cinema, vorrei che la tv portasse contenuti culturali in chiave intrattenitiva, non accetterei di essere l’ennesimo personaggio del web trattato come un fenomeno da baraccone dai vecchi media per richiamare un pubblico fuggito. Non accetterei neppure di contribuire nel dare intrattenimento vuoto e puerile: se collaborerò con i vecchi media sarà per contenuti culturali o sociali; non voglio essere usata per alimentare ciò che critico e disprezzo da anni. Le persone devono usare i media non il contrario.