Il film è uscito lo scorso 16 marzo e , come giusto per ogni film, i siti specializzati nelle recensioni a tema cinematografico si sono lanciati nella visione del "film di Willwoosh", come molto l'hanno ribattezzato su YouTube. Purtroppo, la media dei voti (parlando delle recensioni) fatica a raggiungere la sufficienza.
Il gigante delle recensioni online MyMovies ha assegnato al film 1,5 / 5. Nella recensione leggiamo:
Messi in pratica tutti i teoremi della commedia romantica giovanile, le relative dimostrazioni non propongono né guizzi né estro, né palpiti sognatori né scatti comici, ma si presentano più come un compitino da concludere in fretta. Scilla, chiuso nel determinismo di una commedia romantica concepita con lo stesso ritmo e l'inventiva di un fotoromanzo per adolescenti, lascia che il film si costruisca attorno a lui senza immettere quel tono di follia e di umorismo surreale che contraddistingue il successo dei suoi video. Accanto a lui, accetta di farsi figura paterna e guida spirituale Vincenzo Salemme, chiamato a incarnare simpaticamente il simbolo di un giovanilismo tardivo che si mescola alla sindrome di mezza età. L'attore napoletano è l'unica variabile fuori dal controllo calcolato e dall'impostazione cartesiana della funzione, e messo a confronto coi giovani colleghi, dimostra quanto queste 10 regole riescano a parlare o a dire sui giovani. In modo particolare, è l'incapacità a svecchiare o rinnovare le vecchie convenzioni, a metterle in dubbio con nuovi esperimenti e variazioni, quel che stride con la cultura del target dell'operazione. Alleggerire, semplificare, edulcorare fenomeni e sentimenti giovanili, più che una semplice strategia di seduzione, sembra una vecchia regola capace solo di aggirare o contenere uno spirito "virale", sfuggente e pervasivo.
Movielicious.it commenta sulla stessa riga, affibbiando al film un mediocre 4. Ecco la recensione:
L’idea è semplice: se funziona su YouTube, funzionerà anche al cinema. Niente di più sbagliato. YouTube ha le sue regole e i suoi tempi, che fortunatamente poco hanno a che fare con il Grande Schermo, ma anche con la letteratura. Cosa che non è ben chiara a chi ha deciso di lanciare a trecentosessanta gradi il pur gradevole Guglielmo Scilla, in “arte” Willwoosh, passato da star dei video fatti in casa per la Rete ad autore di un libro, e da questo in contemporanea il film estratto, in un lungimirante progetto multimediale.
Cristiano Bortone e Fausto Brizzi tentano di riscrivere le gag di Willwoosh per adattarle al cinema, ma non solo non ci siamo col medium, non ci siamo nemmeno coi tempi: incastrate malamente in una maxipuntata dei Ragazzi del Muretto, il tutto prende troppo le forme di un prodotto facile facile confezionato per adolescenti abituate a vedere scene in movimento solo dentro un browser Internet. La differenza è stimolante, gli adattamenti non sempre.
Doppioschermo.it invece commenta le dinamiche del film:
Nei panni goffi del ventenne Marco Guglielmo Scilla, star indiscussa del web, un Jack Black "de noantri" che si lancia in una sfilza di siparietti garbati e ingenui, che faranno la gioia delle migliaia di fan adolescenti che l’hanno apprezzato nelle sue parodie virtuali.
Colpisce quindi che una commedia leggera come questa, che prova a ridicolizzare quei manuali che tanto ispirano le commedie sentimentali made in Usa degli ultimi anni, finisca per rispettare le regole di un copione che non riesce a serbare sorprese. La storia è infatti prevedibile dall’inizio al sicuro happy end, ma non ci sono dubbi che i teenager, a cui 10 regole per fare innamorare è destinato, sapranno apprezzare la semplicità e la gaiezza con cui il film parla di droghe, di famiglie allargate, di look, d’integrazione razziale e di love story.
Facciamo un saltino anche su MovieSushi.it che forse, molto più crudele, affianca al suo 5 un monito che farebbe impallidire anche Nanni Moretti: Film inutile. Nella recensione leggiamo:
Brizzi scrive una storia di quattro personaggi giovani incredibilmente vecchia, nelle meccaniche, nella costruzione dei personaggi, delle situazioni, delle gag, di una convenzionalità soporifera che solo una scrittura brillantissima avrebbe potuto vivacizzare. Basta del resto guardare qualcuna delle più recenti serie tv americane del genere comedy (citiamo due titoli a caso, Happy Endings e New Girl) per accorgersi della mancanza di ritmo, della lentezza negli scambi di battute, del montaggio scontato. 10 regole ci sembra un film che difficilmente un venticinquenne (età media dei protagonisti) potrebbe trovare interessante, così come dubitiamo che i fan di internet sborsino il biglietto di un cinema per andare a vedere Guglielmo che non fa Willwoosh. Resta un pubblico anziano, senza pretese, convinto di andare a vedere un film "giovane". Non che 10 regole sia urtante o sguaiato, è semplicemente un film garbatamente scontato, noiosamente prevedibile, serenamente ignorabile.
E anche il Blog di Federico Pontiggia non scherza. In definitiva, si criticano gli aspetti registici e di sceneggiatura del film e non gli interpreti. Questa volta il Gu di YouTube non viene criticato in negativo, però non sembra farci una bellissima figura visto che il volto sulle locandine è il suo e non quello del regista.
Recensionisti professionisti a parte, siete andati a vederlo? Vi è piaciuto?
Tempo fa qualcuno parlò di YouTuber e cinema...