Intervistato dal sito web Reykjavikboulevard.com, Claudio di Biagio ha raccontato il suo personale parere sui progetti passati, presenti e futuri che lo coinvolgeranno su YouTube.
Sono un aspirante regista autodidatta con uno spiccato senso dell’ironia. Le due cose sembrerebbero contrastanti e invece io le sto sfruttando entrambe e, per il momento, anche con un discreto successo. Youtube è una piattaforma strana qui in Italia. Il mio ruolo? Credo di essere uno di quelli che sta cercando con tutte le forze di migliorare la crescita di questo portale. Mi preme cogliere una crescita e un cambiamento in tutti quelli che guardano i miei video.Sulle sue vecchie parodie dei film, a cui ha detto definitivamente "basta", ha commentato:
Quattro anni fa ho iniziato con le parodie: la cosa più commerciale e catchy per il pubblico. Mi sono servite per creare “traffico”, ma poi piano piano ho iniziato a dimostrare e mostrare altro e ciò che volevo realmente fare.Sulle prime due (e sulla terza) stagioni della web serie Freaks!, Claudio ha aggiunto:
"Freaks! The Series" era un esperimento e, come tale, presenta delle grosse imprecisioni. È una web-serie che vuole portare l’argomento supereroi in Italia e credo che in questo sia pienamente riuscito. Una terza stagione? Diciamo che la serie si concluderà quando riuscirò a trovare i soldi giusti per farlo. Per il momento è stato uno dei più grandi banchi di prova della mia vita.Di Biagio espone anche i traguardi raggiunti con il progetto "Dylan Dog - Vittima degli Eventi":
Siamo io e Luca Vecchi ad aver creato questo progetto. È stata, fino ad ora, la miglior cosa che abbia mai realizzato. Ha tutta la mia regia dentro e sono molto fiero di quello che abbiamo fatto. Abbiamo ricavato da internet e gli utenti 27.000€ per realizzarlo e ora siamo nella fase di post-produzione avanzata. Una cosa del genere, con questa storia e questa modalità, in Italia, non si è mai vista! [...] Molti professionisti hanno partecipato e detto sì a questo nostro progetto: Alessandro Haber, Milena Vukotic, Massimo Bonetti, Michele Modafferi (scenografo di Boris), Luca Della Grotta (VFX di Paolo Sorrentino), Leonardo Cruciano (trucco). Il set era fantastico e la cura e il dettaglio che abbiamo inserito nel realizzare l’intero progetto sono stati fondamentali. Le difficoltà? I soldi, come al solito, ma non ce ne siamo preoccupati più di tanto perché l’intero cast era un fiume che scorreva verso un unico obiettivo.Il sogno del cassetto:
In cantiere ho di diventare uno dei più grandi registi della Terra. Sono serio. Tutto il resto è inutile. L’ambizione non mi manca e secondo me nemmeno il talento...
Fonte: Reykjavikboulevard.com