Ci aveva molto incuriosito il fatto che nella scorsa edizione dei Roma Web Fest (dal 30 settembre al 2 ottobre 2016) si è dedicato spazio al mondo degli youtuber. Approfittando della nostra presenza in Capitale, abbiamo preso parte a tutti i singoli panel per incontrare gli ospiti e ascoltare le argomentazioni disquisite fra esperti del settore e youtuber.
Purtroppo il risultato non ci ha lasciato particolarmente convinti. Molti dei panel vedevano una platea per tre quarti totalmente disabitata e l'organizzazione degli stessi incontri non brillava sotto vari aspetti, puntualità compresa.
Risposta a dir poco timida al @Museo_MAXXI per il Workshop sugli #youtuber. 😢 #RWF pic.twitter.com/namKvrAsBY— YouTube Magazine Ita (@YTmagazineIta) 30 settembre 2016
Ma se il contenitore non è stato dei migliore, il contenuto ha lanciato alcuni spunti interessanti: è stato finalmente svelato senza alcun ombra di dubbio che la web serie "Freaks!" è stata finanziata interamente in tutte e due le stagioni (e non solo la seconda come lasciarono credere i diretti interessati), si è parlato delle youtuber donne sulla piattaforma, dei gender studies; e ancora: è stato raccontato il solito polpettone di consigli su come muovere i primi passi ed è stato spiegato - in maniera forse un po' troppo celere - un interessante studio realizzato su un campione di 14 top youtuber.
Per un evento del genere, che punta a premiare e raccontare il web nelle sue varie sfaccettature, risulta un po' deludente il fatto che quei pochi contenuti di indubbio interesse siano forniti dagli ospiti e non dall'organizzazione stessa che, fra partenze in ritardo e chiusure in anticipo, ha dato poco risalto al fenomeno, relegandolo quasi a tappabuchi fra una web serie ed un fashion film.