Oltre a proporre sano intrattenimento, gli youtuber hanno anche dei doveri ed un etica morale da dover rispettare? Sì, stando ad un accorato appello apparso sul sito thegamesmachine.it: sul portale, un padre di famiglia ha pubblicato la sua lettera aperta ad uno youtuber inizialmente non ben specificato.
Caro youtuber, ti scrivo perché il mio pargolo di nove anni passa un po' del suo tempo in tua compagnia, e sento quindi il bisogno di dirti un paio di cose. Ogni fenomeno è figlio del suo tempo, e io capisco di essere troppo vecchio per comprendere i motivi per cui è esploso quello degli influencer su YouTube[...] Sono contento del fatto che Matteo si diverta un mondo guardando i tuoi video, perché quello che voglio per lui è una vita serena, e la tua è una goccia che, per quanto piccola, contribuisce a riempire il bicchiere. Tuttavia, caro youtuber, ci sono aspetti fondamentali nello svolgere il tuo lavoro che, a mio modo di vedere, dovrebbero rappresentare dei postulati da seguire sempre, ma che ogni tanto ho il sospetto si perdano per strada nei video che proponi alla tua community;Il primo punto su cui si focalizza il signor Kikko riguarda l'opinione degli youtuber, spesso lasciata passare come informazione esatta e non come parere:
Seconda "accusa" è quella relativa ad un uso di un linguaggio troppo eccessivo e volgare:Ad esempio, non va bene che mio figlio, mentre stai giocando a Overwatch e al contempo rendi tutti partecipi di quanto siano buone le ciambelle al cioccolato che ti ha portato tua madre, ti senta dire che Destiny è un gioco brutto per gente incapace: è una frase buttata lì, senza una spiegazione, senza un motivo e senza un criterio. Perché Destiny sarebbe un titolo brutto? Perché non spieghi le ragioni di quello che dici?
Il virgolettato si riferisce ovviamente ad una celebre frase enunciata da Cicciogamer89 in un video sfogo di alcuni giorni fa. Il padre di questo giovane figlioletto di 9 anni, conclude la sua lettera con un monito:Caro youtube, ciò che desidero di più è che ti rendessi conto della grande responsabilità che hai nei confronti della maggioranza di persone alla quale parli: menti malleabili, ancora da formare [...] Comprendo, ad esempio, la necessità di utilizzare un linguaggio giovane, ma frasi come “io c’ho la minch*a che al confronto di quella di vostro padre è la proboscide di un elefante”, oltre a essere ineleganti, veicolano concetti che nella mente di un ragazzino, magari ancora incapace di cogliere al volo una metafora, può creare immagini distorte della realtà (davvero nel mondo è più bravo chi ha l’organo sessuale più lungo? Che c'entra il padre del tuo interlocutore?).
La fama che tanto hai cercato e che ti sei costruito ti ha dato lo status di personaggio pubblico, e come tale dovresti tenere a mente che hai dei doveri verso chi ti ascolta. Anche se sei figlio di internet.
Dopo aver letto questa lettera, avallate le riflessioni di questo padre di famiglia? Rispondi al sondaggio qui in basso.