Che botta per i The Pills! Nelle ultime ore sono apparse online molte recensioni del film dei The Pills tal titolo "Sempre Meglio che Lavorare", nelle sale da ieri giovedì 21 gennaio. Fra gli attacchi più duri inflitti alla crew romana c'è quello della redazione di Rolling Stone:
Sono trapezisti della comicità e del surreale solo se hanno la Rete. Senza, precipitano: in tv come al cinema. C’è di buono che la consapevolezza la hanno. Sul piccolo schermo hanno titolato la loro fatica "Non ce la faremo mai", sul grande "Sempre meglio che lavorare". Difficile fare una recensione più sinteticamente completa di queste due frasi...Chiosa così il critico cinematografico della testata, aggiungendo che...:
La recensione si conclude con una riflessione per niente scontata: ovvero che chi è forte sul web, non è assolutamente certo che funzioni anche su altri media.Trama fragile come la sceneggiatura [...] Luca Vecchi mostra idee di regia discontinue, una fotografia discreta ma bidimensionale, una colonna sonora che è sopra la media. Tutto il resto, però, è noia. Perché si ride poco – e lo dice un fan sfegatato di questi ragazzi sul web -, come attori non sono all’altezza, fuori dal raccordo anulare si fa fatica a capire chi potrà trovarlo divertente.
Bravo Valsecchi (il produttore del film dei The Pills, ndr.) a sperimentare con i soldi guadagnati con il film di Checco Zalone ma non basta l’intuizione di pescare fra chi fa pillole su internet per scoprire i nuovi campioni del botteghino.
Una recensione molto tosta che, ad onor di cronaca, non si scosta tantissimo dalle numerose altre recensioni apparse online: molti complimenti per Luca Vecchi e soci ma i voti assegnati al film non si allontanano di molto dalla sufficienza.