È un esperimento oppure una trovata pubblicitaria? Questo è l'interrogativo che questa mattina su Twitter e Facebook si stanno facendo alcuni "cospirazionisti" del Tubo a proposito di #LifeTherapyDay: una iniziativa lanciata per puro caso da alcuni youtuber italiani e che consiste nello sparire dai social per un solo giorno, quasi a disintossicarsi da like, selfie, cifre e tweet. I partecipanti a questa iniziativa (in vigore solo oggi 15 settembre) caricheranno un video vlog con il riassunto della giornata, in modo da scoprire cosa hanno fatto per 24 ore senza internet.
Sebbene alcuni dei partecipanti stiano visibilmente trasgredendo le regole (date una occhiata ai loro feed!), sui social ci si interroga se questa non sia l'ennesima trovata pubblicitaria per promuovere il film di Favji & co "Game Therapy". I dubbi vengono svelati da un comunicato stampa pubblicato su alcuni siti a tema cinema. Su BestMovie leggiamo:
Il 22 ottobre prossimo, Favij, Clapis, Decarli e Zoda lanceranno la loro carriera cinematografica con Game Therapy. È cominciata la campagna promozionale del film, che si presenta con l’hashtag #LifeTherapyDay. Si tratta di un’iniziativa virale che prevede lo sciopero di 24 ore da qualsiasi mezzo tecnologico faccia parte della nostra vita, cellulari, tablet e soprattutto social. Come cambierà la nostra giornata lontani dagli strumenti che ormai la regolano? Domanda interessante e per questo 44 web star italiane, tra cui i protagonisti di Game Therapy, vi invitano a riprendervi mentre cercate di resistere alla tentazione di twittare qualcosa. Il 16 settembre, quindi, tutti i partecipanti posteranno il proprio girato su facebook, YouTube o Instagram con l’hashtag #LifeTherapyDay. Lo sciopero parte martedì 15 settembre.Svelato l'arcano (sì, è una trovata di marketing) sempre gli stessi malpensanti si chiedono come mai la cosa è stata presentata al pubblico come una iniziativa nata in maniera totalmente spontanea e se questo caso si può collegare alle tragedie avvenute poco meno di una settimana fa con il caso My Dreams. Perché, a quanto pare, i 44 youtuber coinvolti sono più o meno sempre gli stessi...