Piovono recensioni negative per il nuovo film di Paolo Ruffini - il secondo in qualità di regista - dal titolo "Tutto molto bello". La pellicola prodotta da Colorado film vede protagonista, anche questa volta, lo youtuber Frank Matano ed è pregiata di una breve apparizione di Michael Righini (come vi avevamo anticipato in anteprima assoluta lo scorso maggio).
Qui di seguito, alcune delle recensioni più accreditate pubblicate in rete.
MyMovies.it - VOTO: 1,5 stelle su 5
Cinematografo.it - VOTO 2 stelle su 5Ruffini, Frank Matano e i personaggi di contorno sono semplicemente imbarazzanti: dal suocero di Giuseppe (Paolo Calabresi) con la forfora a nevicata al "cantante idiota" (Gianluca "Scintilla" Fubelli) allo psicopatico tatuato (Angelo Pintus, il più sprecato). Tutti provenienti dal cabaret tv o da Youtube (Matano), tutti apparentemente intrappolati in un'animazione da villaggio turistico, di quelle i cui costumi si rimediano pescandoli a caso da una cesta e ognuno improvvisa battute puerili (peccato che, dietro a Tutto molto bello, ci siano ben quattro sceneggiatori). Nessuno ha reazioni credibili, nemmeno in chiave comica, con l'unica eccezione di Pupo (sì, il cantante), sottoposto ad una pioggia di sgradevoli battute sulla sua altezza, la sua presunta bigamia e la sua passione per il gioco d'azzardo. Magari il pubblico di Ruffini premierà quest'opera seconda come ha fatto con Fuga di cervelli, ma il cinema è un'altra cosa, per fortuna.
BadTaste.itE’ Tutto molto bello... ma solo nel titolo: dopo Fuga di cervelli, Paolo Ruffini bissa alla regia, portando sul grande il piccolo schermo “comico” di Colorado. Scintilla fa anche ridere, Pupo è anche simpatico, Matano mordace, Paolino verace, ma... questo non è un film, proprio no. La regia, chiamarla tale è già una concessione, è da “strabuona la prima!”, i raccordi sesquipedali, la drammaturgia in libera uscita, ma non tutto è da buttare, anzi: auguriamo un incasso super, quello che manca al cinema italiano da mesi. Questo si sarebbe molto bello.
EveryEye.it - VOTO 5 su 10Tutto il film è finalizzato alle gag e quel che accade ha poco senso se non lo si vede come pretesto per mascherare i protagonisti con costumi ridicoli o metterli in condizione di scappare dalla polizia o infine di scambiare una traduttrice per escort. [...] Quei pochi elementi positivi si perdono in una messa in scena che è sempre una sorpresa per sciatteria e poco rispetto della coerenza (vedi anche la selezione musicale). In special modo si perdono di fronte alla pretesa finale: il film vorrebbe raccontare anche qualcosa di sincero e magari di far scendere una lacrima, ma forse è il più sconfortante dei tentativi.
Ciak Magazine - 2 stelle su 5Nonostante l'overdose di battute piuttosto infelici, rispetto al primo film di Ruffini (il pessimo lungometraggio ruffiniano), qui una ristrettissima manciata di risate riesce ad essere strappata allo spettatore e la regia appare in minimissima parte migliorata. L'impressione generale, però, complice oltretutto un risvolto amaro alla ricerca della facile emozione, è quella di trovarci dinanzi ad una mediocre operazione, dall'ambizione talmente alta da ridursi ad un eccessivo agglomerato di carne al fuoco, oltretutto giostrata attraverso diversi registri mal dosati a causa della ancora inesperta mano al suo timone. Si ride molto poco.
CoomingSoon.itIl livornese Paolo Ruffini chiama a sé una pimpante compagnia di comici ed entertainers da tv (Frank Matano, Gianluca Fubelli su tutti) e raffazzona un “on the road” pacioccone e perbenista. La morale è quella dell’amore che vince tutto, trasformando persino i caratteri più refrattari. Un messaggio generazionale che confida più nella simpatia e la dinamicità del team che non nella cura della sceneggiatura e della regia, con comicità un po’ forzata e tanti buoni sentimenti sbandierati. Ruffini studia da commediante a tutto campo e qualche qualità ce l’ha, tra difetti di inesperienza e punte di pressapochismo piuttosto evidenti.
In questo road-buddy movie, che sembra a tratti un cartone animato e che si svolge “tutto in una notte”, i riferimenti cinematografici sono chiari: hanno preso spunto da Un biglietto in due e al cinema italiano di Bud Spencer e Terence Hill, Bombolo e Alvaro Vitali. [...] Il mondo di Paolo Ruffini: un universo maschile caciarone, pieno di amicizia e di complicità , forse un po’ bischero e infantile [...] Ci piacerebbe vederlo abbandonare la sua comfort zone: ormai è grande abbastanza per sapere che il cinema non è solo una reunion di vecchi amici