Nudo artistico o pornografia? Questa domanda potremmo pòrcela davanti ad un servizio fotografico, davanti ad una pubblicità ma... davanti ad una celebre opera di Michelangelo proprio no! Eppure a casa Google si sono fatti scrupolo persino delle nudità di Adamo nella "Creazione di Adamo", affresco presente nella Cappella Sistina.
La storia che vi stiamo per raccontare è certamente curiosa e merita di essere approfondita meglio. Protagonista di tutto ciò è una regista - tale Luna Gualano - fondatrice con altri professionisti del canale Youtube "Free footage Paradise". Un bel giorno la nostra youtuber ha deciso di caricare una clip contenente una immagine tratta proprio dall'affresco di Michelangelo "Creazione di Adamo" .
Abbiamo creato un trailer e mandato tutto il materiale a Google AdWords per l'approvazione. Dopo neanche 24 ore ci è arrivata una mail che ci avvisava che il nostro video non era stato accettato perchè conteneva materiale per soli adulti...
La notizia ha lasciato basiti i gestori del canale YouTube; talmente basiti che si sono sentiti in obbligo di protestare a tale reclamo contattando telefonicamente lo staff italiano di Google. Ma anche qui stessa risposta: Adamo spogliato non va bene!
Alla fine della fiera, la signora Gualano si è vista costretta a dover applicare uno smile proprio sulle zone "incriminate":
Dato che Google non mi ha dato scelta ho deciso di censurare mio malgrado il pene di Adamo con uno smile e rimandare il video al vaglio per l'approvazione...
Ma ancora niente. Dopo una nuova analisi, Google Adwords non ne ha voluto sapere: il ventre di Adamo deve sparire dalla circolazione perché potenzialmente allusivo (?). Nuova telefonata a Google, ma qui la risposta ricevuta dall'operatore è tragicomica:
Mi è stato detto che se volevo inserire l'affresco di Michelangelo nel mio video spot, avrei dovuto aggiungere almeno una maglietta ad Adamo.
La notizia è finita in pochi giorni su alcuni quotidiani locali e, come per magia, Google si è detto disponibile ad approvare il corpo di Adamo per intero, e senza censure. Sulla faccenda, un responsabile di Google Italia ha dichiarato:
Quando si tratta di nudità possiamo essere un po' più cauti del solito siamo più che felici di riconsiderare un annuncio pubblicitario e ripristinarlo se siamo stati eccessivamente rigorosi
Fonte: Il Sole 24 Ore