Ogni tanto capita che anche i siti d'informazioni più autorevoli si lancino nella "spiegazione" del fenomeno degli youtuber. Lo scorso 30 giugno, ad esempio, ci ha provato Luca Tremolada sul sito de Il Sole 24 Ore.
Nel suo articolo dal titolo "Sono stati famosi. Che fine hanno fatto le star di YouTube?", il signor Tremolada sembra non esser particolarmente lieto di questo fenomeno tanto da liquidare alcuni dei volti noti della YouTube all'italiana.
La prima stoccatina va a Claudio Di Biagio e Daniele Doesn't Matter:
In Italia gli youtuber nostrani raccontano che sudando mille camicie e che, con due milioni di visualizzazioni al mese, si riesce a portare a casa un piccolo stipendio. Ecco perché dall'inizio del fenomeno la maggior parte di loro è scomparsa nel nulla. Altri, pochi, sono rimasti. Anzi, sono passati dall'altra parte....
Ad esempio... Claudio di Biagio è partito nel 2011 su Youtube e oggi è un regista e autore multipiattaforma. Nel 2011 realizza "Freaks!", totalizzando più di 8 milioni di visualizzazioni, lavora poi con Rai Cinema Web. Con il suo canale raccoglie 170mila iscritti e i suoi video hanno raccolto oltre 13 milioni di visualizzazioni. Ma anche a Daniele Doesn't Matter il salto "fuori dal tubo" non è andato altrettanto bene: qualche comparsata in tv come ospite fisso da Piero Chiambretti, la medaglia di testimonial dell'Airc e poco altro...Dopo aver citato rapidamente anche Mikeligna definendola "docente minimalista per Pupa Nail Academy", Tremolada analizza un altro aspetto della YouTube Generation italiana:
Nessuno di loro però ha rinunciato a Youtube. Anzi, molti di loro parlano di YouTube come un trampolino di lancio verso altri mondi: ed è qui che si è sbagliato di grosso. Internet si sta affermando come la spina dorsale di trasmissione dei segnali audiovisivi, un metamedia, orizzontale attraverso cui accedere a contenuti, produzione, commercio e socializzazione. YouTube si candida a essere la principale piattaforma di distribuzione di contenuti... entro i prossimi cinque anni.
Fonte: Il Sole 24 Ore