YouTube e il suo staff sono ormai abituata ad ogni genere di polemica (dopo la valanga gli insulti che si sono beccati per aver aggiunto la feature Google+, il resto è tutto in discesa). Ad alzare il nuovo polverone, però, questa volta non sono gli utenti del sito ma il quotidiano Financial Times che, in un articolo, svela al largo pubblico la presenza di alcuni "youtuber eletti" in grado di poter segnalare e bannare quasi al volo i video presenti sulla piattaforma.
Questi "Super Flaggers" - così sono stati definiti in rete - sono stati poi riconfermati anche dall'accreditato Wall Street Journal che ne ha evidenziato i lati positivi e, soprattutto, i lati negativi. In uno di questi articoli, però, i giornalisti mettono le mani avanti, dichiarando che:
Più del 90% dei video segnalati dai "super flaggers" vengono eliminati da YouTube o ricevono restrizioni d'età.
I malumori salgono soprattutto perché, secondo i malpensanti, questi "super flaggers" potrebbero imporre le loro segnalazioni anche in base ad amicizie-inamicizie, sapendo di poter assegnare quasi sicuramente una penalità ad un canale senza il rischio di esser scoperti (le segnalazioni sono anonime).
Mentre nei Paesi extra-europei scoppia "il caso", qui a YTMI ci chiediamo se anche qui in Italia esistono dei "Super-Flaggers" e se si divertono a segnalare video anche senza giusta causa.
La polemica è servita su un piatto d'argento.