Continua la dura lotta sui diritti di visione degli show Mediaset fra la stessa emittente televisiva milanese e il noto portale di videosharing Youtube. È notizia di pochi giorni fa che Mediaset, infatti, sia nuovamente pronta a giungere alla conclusione della tanto dibattuta battaglia legale in merito ai numerosi contenuti ricaricati su Youtube illegalmente dai suoi utenti. Ufficialmente, questo battibecco va avanti dal lontano Giugno 2010.
Inizialmente, la richiesta di risarcimento danni di Mediaset ammontava a 800 milioni di euro, così composte: 500 milioni di euro per il quinquennio 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010 + altri 100 milioni di euro ad anno (2011 - 2012 - 2013 = 3 anni x 100 milioni di euro = 300 milioni di euro). La difesa del team di Google/Youtube dichiara in sua discolpa di essere solo un provider e che, con un po' di collaborazione, tutto si potrebbe risolvere in maniera civile. Con "collaborazione", ovviamente s'intende fornirgli i video originali delle singole trasmissioni in modo da bloccare durante l'upload i contenuti protetti da diritti d'autore (un po' come già avviene con il ContentID per film e musica).
Mediaset non vuole scendere ad accordi e punta ancora sulla causa legale. La legge italiana però pare abbia estremamente ridotto la richiesta della rete Berlusconiana chiedendo - per pura conferma - una perizia di tre consulenti tecnici: Gianfranco Lizza (docente di Geografia Politica), Mauro Longobardi (Presidente italiano dell’Ordine dei Commercialisti) e Matteo Gattola (ingegnere semplice). Secondo i rumor, la perizia di questi tre "tecnici" delineerebbe una papabile richiesta economica di massimo 300 milioni di euro, e non di 800 milioni, come richiesto in principio.
In attesa di sviluppi certi, qui a Youtube Magazine Italia riflettiamo sull'ironia di questa situazione: Mediaset conduce una battaglia legale nei confronti di Youtube però poi è la prima ad assoldare produzioni esterne e i loro youtuber più cliccati da inserire nei suoi palinsesti.
In attesa di sviluppi certi, qui a Youtube Magazine Italia riflettiamo sull'ironia di questa situazione: Mediaset conduce una battaglia legale nei confronti di Youtube però poi è la prima ad assoldare produzioni esterne e i loro youtuber più cliccati da inserire nei suoi palinsesti.
Fonte: Il Fatto Quotidiano