Continua la nostra rubrica intitolata "Youtuber User: Youtube visto e commentato da semplici utenti" con il quale intervistiamo ed interroghiamo i responsabili di alcune community online, che si occupato dell'infinito mondo degli youtuber, con lo scopo di carpirne i pregi ed i difetti.
In questo quarto appuntamento, abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con la responsabile del sito web YouBookers.it, una community di youtuber che si occupa di libri ed affini. La loro passione comune li ha spinti a creare un gruppo "di lavoro" partendo da Facebook poi sfociato in un vero e proprio portale.
YouBookers: cos'è? Com'è nata quest'idea?
Youbookers.it è un portale nato a luglio 2012 dall'idea di più YouTubers che parlano di libri allo scopo di creare qualcosa di comune, unico e ancora mai visto nel panorama italiano: un sito che dia importanza al mondo delle video-recensioni su YouTube e ai video-recensori, fenomeno non indifferente se contiamo il numero di iscritti e di visualizzazioni che certi canali "libreschi" hanno raggiunto. Crescendo sono cresciute anche le iniziative, le idee e così accanto alle semplici recensioni di libri e video-recensioni abbiamo iniziato a proporre anche delle rubriche, create dagli YouTubers stessi e inerenti alle particolari attitudini dei vari recensori. Non appena abbiamo avuto la certezza di poter essere un sito di qualità abbiamo iniziato a avere contatti con le case editrici e gli autori. La particolarità di Youbookers.it è anche il fatto che la redazione, composta ad oggi da 8 membri, è sparsa in tutta Italia e ci avvaliamo del web anche per condurre le nostre riunioni decisionali con un metodo assolutamente democratico che ha il suo punto di forza nella valorizzazione delle idee e delle capacità di ciascun membro.
Mi dicevi che siete stati contattati dalle case editrici con cui collaborate. Cosa ne pensate del fenomeno (recentemente scatenatosi in Italia) che riguarda l'inserimento "furbetto" di marchi e sponsor all'interno dei video?
Per quanto riguarda Youbookers.it la nostra linea è e cercherà di essere sempre quella della oggettività: una recensione può essere negativa, purchè ben argomentata e svolta con toni adeguati al contesto, anche se si tratta di una recensione di un libro inviatoci. La pubblicità occulta su YouTube è un fenomeno che non mi piace, soprattutto se nascosto dietro la maschera dell'ingenuità e della presunta trasparenza di certi YouTuber. Personalmente preferisco un video nel quale si sa in modo esplicito che un certo prodotto viene pubblicizzato (nel bene o nel male) piuttosto che un video nel quale l'intento che si deduce dal titolo o dall'infobox è tutt'altro. Mi sono disiscritta a parecchi canali per questo.
I video a tema culturale spesso non ricevono molta attenzione quanto i gettonatissimi video parodia di qualsivoglia fenomeno di costume. Quali possono essere la cause di questa poca parità di pubblico in territorio italiano? Siamo un popolo di caproni?
Io penso che un fattore da considerare sia anche l'approccio con cui ci si addentra nel mondo virtuale: disimpegnato, poco attento. Youtube non propone grandi contenuti di qualità perché, come la tv, secondo me ha il target di pubblico che ha. Le eccezioni ci sono (noi!) perché crediamo che un canale come YouTube possa essere un veicolo immediato per aggregare, raccontare, divulgare e confrontarsi.
La cultura non viene considerata anche perché è considerata come impegno intellettuale che le persone non hanno voglia di mettere. Più che un popolo di caproni siamo un popolo di pigri, ma soprattutto un popolo dove cultura è uguale a nozionismo. Dalla scuola alle trasmissioni culturali raramente si mette in luce la reale bellezza di un prodotto culturale, perché si è troppo occupati a ricordare la definizione, ad incastrale l'opera all'interno di un movimento e a esaminarla fino alla sfinimento.
Ti ho chiesto le cause, adesso ti chiedo le soluzioni. Cosa si potrebbe fare (o cosa avete già fatto) affinchè il mondo della "cultura" sia più seguita su Youtube?La cultura non viene considerata anche perché è considerata come impegno intellettuale che le persone non hanno voglia di mettere. Più che un popolo di caproni siamo un popolo di pigri, ma soprattutto un popolo dove cultura è uguale a nozionismo. Dalla scuola alle trasmissioni culturali raramente si mette in luce la reale bellezza di un prodotto culturale, perché si è troppo occupati a ricordare la definizione, ad incastrale l'opera all'interno di un movimento e a esaminarla fino alla sfinimento.
Credo che uno dei modi potrebbe essere quello di mettere in evidenza maggiormente i canali o i video culturali, ad esempio mettendoli in homepage su YouTube, esattamente come accade con i video di makeup o di intrattenimento. Spesso mi succede di sentire che lettori, autori o case editrici nemmeno conoscono il fenomeno degli YouTubers che parlano di libri e credo che la poca visibilità in home giochi un ruolo importante in questo. YouTube dovrebbe offrire in home una specie di vetrina dove il ventaglio di opzioni possa essere il più possibile vasto e variopinto. In questo modo si invoglia l'utente a tornare, approfondire, conoscere e scoprire un mondo!
Mi piacerebbe parlare di alcuni canali "libreschi" che a mio avviso meriterebbero più visualizzazioni. Mi riferisco in particolare a tre canali gestiti da tre giovani che a mio avviso sono particolarmente spigliati e dotati nel parlare di libri. Mi riferisco ai canali di Ilenia (youtube.com/EvaLunaSulTubo), Stefano (youtube.com/ste210395) e Marco (youtube.com/galassiacartacea). Segnalo anche un canale libresco gestito da alcuni lettori che si incontrano in hangout per discutere sulle letture fatte, si chiamano "Quelli con gli occhiali" (youtube.com/PaperAndPlasticBlog).
Non me la sento invece di sconsigliare canali, penso che ciascuno possa premere la "X" se un canale non è di suo gradimento, per fortuna la Rete dà questa possibilità
Concludendo, in Italia Youtube è spesso visto come un trampolino di lancio per i vecchi media (Tv, Radio) ma anche per progetti editoriali (Libri, Giornali). Questo binomio è corretto? Dovrebbe esserlo?
Non me la sento invece di sconsigliare canali, penso che ciascuno possa premere la "X" se un canale non è di suo gradimento, per fortuna la Rete dà questa possibilità
Concludendo, in Italia Youtube è spesso visto come un trampolino di lancio per i vecchi media (Tv, Radio) ma anche per progetti editoriali (Libri, Giornali). Questo binomio è corretto? Dovrebbe esserlo?
E' un discorso complicato. Nel senso che a volte penso che nella vita servano le opportune "fortune" o "occasioni". E in questo caso penso che certe persone siano state semplicemente più fortunate di altre perchè si trovavano nel posto giusto, YouTube, al momento giusto (intorno al 2008, quando gli YouTubers erano pochi). Non parliamo di meritocrazia, ma di pura fama. Quindi non parliamo nemmeno di talento che emerge e viene "scoperto" da parte delle varie aziende, ma di sfruttamento della fama per riuscire a riprodurre in altri contesti un prodotto che funziona in rete. E purtroppo si sono visti i risultati di ciò anche nel mondo dei libri. Ci siamo spesso interrogati sulla questione, soprattutto in seguito alle varie uscite di libri scritti da YouTubers famosi, magari a discapito di tanti scrittori emergenti e più talentuosi. Se ragioniamo ricordandoci che le case editrici sono aziende e come tali devono guadagnare... la risposta è presto data. Se mi ricollego però alla mia frase iniziale, al senso della parola "occasione" mi viene anche da auspicare che questa sia per queste persone una occasione per mostrare un talento, che come tale possa crescere, sconfermarsi o (perchè no) migliorare. Altrimenti rimarrà un piccolo business in più che ha permesso di guadagnare lo stesso, nonostante scelte editoriali o aziendali meno "comuni".