Nel negozio più grande del mondo da oggi puoi comprare anche il tuo passaporto per Hollywood. Hai un'idea per un bel film ma vivi a Caniccatì? Risiedi a Los Angeles ma lontano anni luce dai salotti di Beverly Hills? Il sogno di celluloide si avvera sul web. Basta mandare online il progetto (come se noi di Youtube già non lo facessimo X'D) e sperare che sia buono davvero: in palio ci sono finanziamenti per quasi 3 milioni di dollari e la produzione affidata a un gigante come Warner Bross.
L'ultima scommessa di Jeff Bezos, l'uomo che con la rivoluzione elettronica di Kindle ha riportato a nuova vita il vecchio libro di carta, si gioca sul futuro del grande schermo: che parte però da quello piccolissimo del computer. Amazon Studios si chiama la nuova meraviglia. E se date un'occhiata al sito, studios.amazon.com, potrete già godervi i primi test, tra cui un esilarante finto documentario sull'artista "destruttivista" Symon Provenzano... Ma preparatevi a tutto. Nella buca di Bezos arriveranno sceneggiature appena abbozzate e vere e proprie schegge di film, lunghe fino a 70 minuti, anche se realizzate con la minicamera. Non importa la qualità tecnica: è la sostanza quella che conta.
Gli internauti di tutto il mondo giudicheranno la vostra opera. E a partire dal prossimo gennaio, le prime due sceneggiature e il migliore film riceveranno rispettivamente 20 mila e 100 mila dollari. Alla fine del 2011, il campionato del cinema si chiuderà con la proclamazione dei vincitori definitivi: 100 mila dollari alla migliore sceneggiatura e un milione di dollari al miglior film. Non basta. Un panel di esperti si esprimerà sulla commerciabilità della pellicola. Dentro c'è il meglio, o quasi, di Hollywood: dallo sceneggiatore di Top Gun, Jack Epps, all'ex presidente di Miramax, Mark Gill. Il film più bello potrà essere prodotto direttamente da Warner Bros. Naturalmente, tutti i film inviati, anche quelli che non potranno mai vincere niente, rimarranno in linea: e chissà che, un giorno, non possano essere ripescati.
L'esperimento unisce la forza del social forum e l'allure di Hollywood. Ma nel tam tam del web si è scatenato anche lo scontento di tanti cinemaker indipendenti. Secondo cui i 100 mila dollari d'incoraggiamento sarebbero davvero pochi per la realizzazione di un film: mentre, in cambio, ti costringerebbero a legarti mani e piedi al produttore hollywoodiano. Una schiavitù, per la verità, che centinaia di migliaia di aspiranti Spielberg sarebbero pronti a sopportare con piacere.
L'ultima scommessa di Jeff Bezos, l'uomo che con la rivoluzione elettronica di Kindle ha riportato a nuova vita il vecchio libro di carta, si gioca sul futuro del grande schermo: che parte però da quello piccolissimo del computer. Amazon Studios si chiama la nuova meraviglia. E se date un'occhiata al sito, studios.amazon.com, potrete già godervi i primi test, tra cui un esilarante finto documentario sull'artista "destruttivista" Symon Provenzano... Ma preparatevi a tutto. Nella buca di Bezos arriveranno sceneggiature appena abbozzate e vere e proprie schegge di film, lunghe fino a 70 minuti, anche se realizzate con la minicamera. Non importa la qualità tecnica: è la sostanza quella che conta.
Gli internauti di tutto il mondo giudicheranno la vostra opera. E a partire dal prossimo gennaio, le prime due sceneggiature e il migliore film riceveranno rispettivamente 20 mila e 100 mila dollari. Alla fine del 2011, il campionato del cinema si chiuderà con la proclamazione dei vincitori definitivi: 100 mila dollari alla migliore sceneggiatura e un milione di dollari al miglior film. Non basta. Un panel di esperti si esprimerà sulla commerciabilità della pellicola. Dentro c'è il meglio, o quasi, di Hollywood: dallo sceneggiatore di Top Gun, Jack Epps, all'ex presidente di Miramax, Mark Gill. Il film più bello potrà essere prodotto direttamente da Warner Bros. Naturalmente, tutti i film inviati, anche quelli che non potranno mai vincere niente, rimarranno in linea: e chissà che, un giorno, non possano essere ripescati.
L'esperimento unisce la forza del social forum e l'allure di Hollywood. Ma nel tam tam del web si è scatenato anche lo scontento di tanti cinemaker indipendenti. Secondo cui i 100 mila dollari d'incoraggiamento sarebbero davvero pochi per la realizzazione di un film: mentre, in cambio, ti costringerebbero a legarti mani e piedi al produttore hollywoodiano. Una schiavitù, per la verità, che centinaia di migliaia di aspiranti Spielberg sarebbero pronti a sopportare con piacere.