È stata una settimana di fuoco per Luca Casadei, il patron di Web Star Channel: la società di managment che "gestisce web star in esclusiva" (così si legge nella loro homepage) fra cui Favij, Leonaedo Decarli, Federico Clapis, i Fancazzisti Anonimi, Zoda, Violetta Rocks, Greta Menchi, Mattia Cesari e molti altri.
Dicevamo, è stata una settimana di fuoco perché Casadei è stato fra i relatori del Social Media Marketing Day: un evento in cui i maggiori esperti di marketing online si riuniscono per interviste, incontri e lezioni su come perfezionare il posizionamento online.
Il 20 giugno 2015, ad esempio, sulle pagine de Il Sole 24 Ore leggiamo:
Luca Cadei: "Di web puoi campare se, ai proventi che raccogli dai diritti dei tuoi video, affianchi i ricavi di attività di “indotto” provenienti magari da attività di marketing, partnership".
Web Stars Channel, negli ultimi tempi, ha gestito una serie di importanti collaborazioni tra youtuber e aziende nel campo dell'abbigliamento (il brand Adidas con Zoda), del food (la campagna Kellog's che ha coinvolto Richard HTT, Rulof e Homyatol) e del beauty (Collistar con LaCindina).Intervistato su Radio Rai 1 nella trasmissione Eta Beta, invece, il boss di Web Star Channel ha aggiunto:
Oggi i ragazzini non guardano più la televisione; ambiscono a diventare youtuber ed è per questo che nascono i nostri casting [...] In questo momento è nato il fenomeno youtuber - webstar. È un fenomeno sociale: oggi tutti i ragazzi ambiscono a fare quello e e le aziende si rendono conto che comunicare attraverso questi ragazzi è l'unico modo per riuscire a parlare ai giovani (target 13 - 17 anni e 18 - +24 anni); quindi le aziende usano queste persone come "driver" e, nei loro contenuti, inseriscono prodotti o iniziative...Poi si passa a parlare dell'editoria:
Attualmente il libro di Favij è il libro più venduto d'Italia. Ha fatto anche l'album delle figurine. Quindi carta adesiva che ha venduto milioni di bustine in pochissime settimane. Questo elargisce enormemente il consumo nel senso che la redemption di acquisto è enorme. Perché, se è vero che gli utenti fruiscono gratuitamente dei video, ma ti danno anche la raison wise - la motivazione - per cui andare a spendere ed a comprare quel prodotto. Il ragazzino lo compra...A proposito di queste affermazioni, un radio-ascoltatore ha dichiarato:
Mamma mia: che mondo da incubo!