Credete alle profezie dei santoni e dei maghi? Forse no. E se la profezia fosse lanciata da alcuni studiosi?
Stando a quanto afferma la scrittrice e studiosa dei fenomeni web Jess Kimball Leslie ha formulato una sua previsione sul futuro di YouTube:
Non solo concorrenza
Ma le motivazioni che dovrebbero portare YouTube al crollo non riguardano solo la concorrenza degli altri social. Secondo l'esperta, sarebbe sbagliate le manovre attuate dalle Alte Sfere del sito che puntano a proporsi come l'alternativa alla tv. Leslie afferma che i due media sono fin troppo diversi per riuscire in questa impresa.
Altre critiche vengono poste sulla grafica del sito (che resta sempre uguale da troppo tempo) che evidenzierebbe una scarsa volontà di cambiare in meglio. Ultimo, ma non meno importante, è la pubblicità: secondo l'esperta, dovrebbe cercare di offrire spot e banner pubblicitari affini ai gusti del pubblico e non inserzioni random o ripetitive (che infastidiscono lo spettatore).
YouTube crollerà nel 2015: voi credete a questa profezia?
YouTube nel 2015 sarà spacciata! Farà la fine di Yahoo con l'arrivo dello strapotere di Google.L'affermazione - pubblicata nelle scorse ore su TechCrunch - fa ovviamente riferimento al recente interessamento di Twitter e Facebook di volersi lanciare nel mondo del videosharing. Infatti, se da un lato il team di Facebook afferma di avere i numeri per sorpassare YouTube con tutta tranquillità; dall'altra parte troviamo il social cinguettante che, nelle prossime settimane, darà la possibilità di poter pubblicare in maniera nativa video di circa 20 secondi (in attesa di estenderli a 10 minuti).
Non solo concorrenza
Ma le motivazioni che dovrebbero portare YouTube al crollo non riguardano solo la concorrenza degli altri social. Secondo l'esperta, sarebbe sbagliate le manovre attuate dalle Alte Sfere del sito che puntano a proporsi come l'alternativa alla tv. Leslie afferma che i due media sono fin troppo diversi per riuscire in questa impresa.
Altre critiche vengono poste sulla grafica del sito (che resta sempre uguale da troppo tempo) che evidenzierebbe una scarsa volontà di cambiare in meglio. Ultimo, ma non meno importante, è la pubblicità: secondo l'esperta, dovrebbe cercare di offrire spot e banner pubblicitari affini ai gusti del pubblico e non inserzioni random o ripetitive (che infastidiscono lo spettatore).
YouTube crollerà nel 2015: voi credete a questa profezia?