Io sono uno youtuber. E lo resterò tutta la vita!
Con questo virgolettato si apre l'intervista rilasciata a fine febbraio dal vlogger Daniele Doesn't Matter al magazine rosa del Corriere della Sera, tale Io Donna. Lo youtuber svela inoltre che vede nel web un mondo prolifico - specie dal punto di vista economico - citando come esempio la vendita di pagine Facebook per cifre astronomiche:
Non c’è crisi che tenga. Io sono affascinato da ragazzi di 12 anni che su Facebook pubblicano dei meme, cioè vignette e immagini comiche che vengono condivise in modo virale; e sono così numerosi che ci sono aziende che li contattano e gli offrono centomila euro per sfruttare le loro pagine su Facebook. Chi sta fermo nel suo mondo non si accorge di tutte queste cose, delle opportunità che ci sono...
In un attimo, ci si ritrova a parlare di YouTube e dell'enorme crescita che Daniele pronostica:
E aggiunge:Non hai idea di quanto crescerà. Adesso le televisioni di ultima generazione hanno già il tasto YouTube. Diventerà sempre più professionale: si sta già pensando di produrre fiction su YouTube. È un futuro tutto da esplorare...
Io da ragazzino sognavo di diventare famoso. Oggi ho una vasta fetta di pubblico: il 40 per cento, dai 25 ai 35 anni; il 35 dai 13 ai 20, e il 25 dai 35 ai 60. Ricevo diecimila mail al giorno e mi scrivono tutti: dal sindaco della città di Acqui ai professori universitari che proiettano i miei video nelle loro lezioni di marketing. Essendo laureato in scienze del design, in effetti io applico le tecniche del marketing, associo il mio logo al modo di parlare e ai tormentoni (“Un bacione alla mamma e California”), al colore, rosso come la Coca Cola, e al tipo di carattere utilizzato.