Questo, parola più - parola meno, è quando stato detto lo scorso 29 gennaio 2014 in un convegno tenutosi a Roma dalla Confindustria di Radio e Tv. Nello stesso incontro, sono stati messi sotto i riflettori altri dati:Un italiano su tre fruisce di contenuti audiovisivi non originali. La media europee relativa alla pirateria raggiunge il 33% degli utenti totali; 45% è la media mondiale; 48% è la media italiana. I danni che provoca la pirateria, calcolando solo i diritto d’autore, ammontano a quasi tre miliardi di euro: di cui 1,5 per l'audiovisivo e 1,4 per il software. Questo metterebbe virtualmente a rischio 20mila posti di lavoro.
Di chi è la colpa di tutto ciò? A quanto pare della poca educazione degli utenti web italiani, delle poche leggi in merito e persino di Google (citato in causa come motore di ricerca) che non fa abbastanza per oscurare gli indirizzi che promuovono la pirateria. Risultato? Da questo incontro realizzato in cooperazione fra Rai e Mediaset sembra sia pronta a partire una class action al fine di:Uno studente su tre pensa che la pirateria audiovisiva - pur sapendo che costituisce reato - non produca danni. Fra gli utenti di smartphone, il 37% fa streaming illegale di film, serie tv, musica e il 75% condivide peer to peer.
- Educare gli italiani con degli spot
- Realizzazione di nuove leggi ad hoc per la tutela dei diritti d'autore radio-televisivi
Questo a discapito ovviamente di YouTube che, così facendo, potrebbe vedere un nuovo giro di pulizia dei video contenenti materiale coperto da diritti d'autore, oltre ad un probabile potenziamento del Content ID (già ad oggi molto severo). In attesa di sapere se, quando, come e con quali tempistiche verranno realizzate queste nuove leggi, non possiamo evitare di riportarvi le parole dette in conferenza da Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset:
Se a noi ci scappa un capezzolo in fascia protetta si scatena un’ira di Dio, mentre sul web non succede niente! Se il diritto d’autore non è rispettato da tutti, salta il nostro modello di business! Noi rischiamo di chiudere Mediaset se non si tutela il nostro patrimonio, chi l’ha detto che gratis è bello?
Fonte: Il Velino